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Inglesismi Invadenti: Che lingua parlano davvero gli Italiani?

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Buongiorno, buongiorno! Oggi voglio parlarvi dell’uso degli inglesismi in italiano, un fenomeno che ha portato molte persone a discutere se sia giusto o meno utilizzare parole in inglese nella nostra lingua madre. Ma perché gli inglesismi sono così diffusi in ogni settore del business? Quali sono i vantaggi di questo fenomeno? E quali sono le 7 parole inglesi più usate nel mondo degli affari italiano?

Written with love by: Suzanne Pilch, ICF Certified Coach & MPEC Partner


Innanzitutto, dobbiamo considerare che la lingua è in costante evoluzione. Le parole cambiano, vengono inventate nuove parole e i termini stranieri si diffondono sempre di più. Ecco perché non dobbiamo essere troppo rigidi nel nostro approccio alla lingua e considerare gli inglesismi come un segnale di evoluzione linguistica.

In ogni caso, vediamo insieme alcune delle parole inglesi più comuni usate in ogni settore del business. In marketing, ad esempio, si usano spesso termini come “brand”, “target”, “campaign”, “sponsor”, “budget”, “deadline” e “feedback”. Queste parole sono entrate nella nostra lingua per la loro efficacia comunicativa e per la loro diffusione in tutto il mondo degli affari. Cosa significano? “Brand”, “target”, “campaign”, “sponsor”, “budget”, “deadline” e “feedback” si traducono in italiano rispettivamente come “marchio”, “target”, “campagna”, “sponsor”, “budget”, “scadenza” e “feedback”. Ecco degli esempi di frasi in inglese per ognuno dei termini:

  • Brand: Our new brand has been well-received by customers. (Il nostro nuovo marchio è stato ben accolto dai clienti.)
  • Target: Our target market for this product is young adults. (Il nostro target di mercato per questo prodotto sono i giovani adulti.)
  • Campaign: We need to start a new marketing campaign to boost sales. (Dobbiamo avviare una nuova campagna di marketing per aumentare le vendite.)
  • Sponsor: We’re looking for a sponsor for our charity event. (Stiamo cercando uno sponsor per il nostro evento di beneficenza.)
  • Budget: We need to stick to our budget for this project. (Dobbiamo attenerci al nostro budget per questo progetto.)
  • Deadline: The deadline for submitting the proposal is next Friday. (La scadenza per la presentazione della proposta è venerdì prossimo.)
  • Feedback: We appreciate your feedback on our new product. (Apprezziamo il vostro feedback sul nostro nuovo prodotto.)

In finanza, gli inglesismi sono ancora più diffusi: “cash flow”, “balance sheet”, “income statement”, “asset”, “liability”, “equity”, “credit”, “debit”, “investor” e “dividend” sono solo alcuni dei termini usati quotidianamente. La loro origine risale all’epoca dell’impero britannico, quando il commercio si espandeva in tutto il mondo e l’inglese diventava la lingua franca del business internazionale.

  • Cash flow: Flusso di cassa, ovvero l’entrata e uscita di denaro in un’azienda in un determinato periodo di tempo.
  • Balance sheet: Bilancio, documento che rappresenta la situazione patrimoniale dell’azienda in un determinato momento, ovvero la differenza tra attività e passività.
  • Income statement: Conto economico, documento che rappresenta la situazione economica dell’azienda in un determinato periodo di tempo, ovvero la differenza tra ricavi e costi.
  • Asset: Attività, ovvero i beni e i diritti posseduti dall’azienda che hanno un valore economico.
  • Liability: Passività, ovvero gli obblighi finanziari dell’azienda verso terzi, come fornitori o istituti di credito.
  • Equity: Patrimonio netto, ovvero la differenza tra attività e passività dell’azienda. È il valore che spetta agli azionisti dell’azienda in caso di liquidazione.
  • Credit: Credito, ovvero il denaro prestato a un’azienda da una banca o da altri istituti finanziari.
  • Debit: Addebito, ovvero l’importo che viene prelevato da un conto per effettuare un pagamento o per coprire un debito.
  • Investor: Investitore, ovvero un individuo o un’azienda che investe denaro in un’altra azienda con l’obiettivo di ottenere un profitto.
  • Dividend: Dividendo, ovvero la parte degli utili dell’azienda che viene distribuita agli azionisti come remunerazione per il loro investimento.

Anche in informatica gli inglesismi sono ormai una norma. “Software”, “hardware”, “database”, “network”, “internet”, “firewall”, “browser”, “download” e “upload” sono solo alcuni dei termini usati nel settore. In questo caso, la loro origine è legata alla diffusione della tecnologia in tutto il mondo, con gli Stati Uniti a guidare la corsa tecnologica.

Infine, nel settore delle risorse umane, gli inglesismi sono diventati la norma per descrivere ruoli, mansioni e processi di lavoro. “Recruitment”, “training”, “employee”, “employer”, “job description”, “job interview”, “job offer” e “performance appraisal” sono solo alcuni dei termini usati quotidianamente in questo campo. Anche in questo caso, la loro origine risale alla diffusione del lavoro internazionale e all’adozione del linguaggio comune del business.

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Ma quali sono i vantaggi di questo trend? In primo luogo, l’uso degli inglesismi rende la nostra lingua più internazionale e quindi più adatta al mondo degli affari internazionale. In secondo luogo, le parole inglesi sono spesso più concise e precise rispetto alle loro equivalenti italiane, rendendo la comunicazione più efficiente e efficace.

Inoltre, l’uso degli inglesismi ci permette di essere parte della cultura internazionale e di interagire con persone provenienti da tutto il mondo. Adottare una lingua comune ci aiuta a superare le barriere linguistiche e a lavorare insieme in modo più efficace.

Che parole inglesi diventeranno più utilizzati nel futuro in Italia?

Non esiste un modo certo per prevedere con precisione quali parole inglesi diventeranno più utilizzate in futuro in Italia, poiché dipende dalle tendenze culturali, tecnologiche e di business che si sviluppano nel tempo. Tuttavia, alcune parole inglesi che sono attualmente in crescita nell’uso e nella popolarità in Italia sono ad esempio “smart working”, “startup”, “digital transformation”, “green economy”, “blockchain”, “big data”, “cloud computing”, “artificial intelligence” e “customer experience”. Probabilmente, ci saranno anche altre parole e concetti che si svilupperanno in futuro e diventeranno importanti nella comunicazione e nei rapporti di business tra Italia e paesi anglofoni.

Le 7 parole inglesi più utilizzate nel business italiano sono in questo momento:

  • Meeting – riunione
  • Manager – responsabile
  • Business – attività commerciale
  • Budget – bilancio
  • Marketing – marketing
  • Deadline – scadenza
  • Feedback – feedback


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